Implantologia: approfondimenti

Come è fatto un impianto dentale?

Normalmente gli impianti sono suddivisi in due parti: la Fixture che è la porzione in titanio che va ad avvitarsi nell’osso, e l’Abutment che è la parte emergente dalla gengiva su cui sarà applicata la corona dentaria artificiale. Talvolta la corona può essere essa stessa avvitata sulla fixture.

I motivi della suddivisione in due parti sono la necessità di differire il carico occlusale, cioè la vera e propria masticazione, a qualche mese dopo l’inserzione dell’impianto per dare il tempo al tessuto osseo, normalmente lento, di inglobare (osteointegrazione) la vite stessa. L’altro motivo risiede nella necessità di angolare convenientemente la parte emergente rispetto alla parte sommersa per costruire una corona dentale correttamente dimensionata.

Vediamo le parti inserite nei tessuti naturali e completate per la protesizzazione 

Agenesia di primo molare, paz. 32 anni, F.

Trattandosi di una agenesia, cioè la mancata comparsa dell’elemento dentario permanente a sostituire il deciduo, l’osso sottostante non era di densità eccellente. E’ stato indispensabile attendere la osteointegrazione in tempi ragionevoli, tre mesi, per avere la certezza della integrazione della vite di titanio.

Successivamente alla inserzione dell’impianto è stato applicato un perno (Abutment) conometrico e cementazione di corona in Zirconia Integrale.